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pesto arancione

Il classico piatto di pasta prima di andare al lavoro. Con tutta una serie di richieste, quindi: deve essere veloce, non deve contenere aglio (uffaaaa) e poi non è che devo andare a fare la spesa appositamente per farmi il pranzo. Quindi frughiamo in cucina: carote (nel frigo di tutti, immagino), pistacchi (immancabili) e un paio di spezie (curcuma e cumino, aka ho finito il curry). Olio buono. E frullatore. C’è tutto.

Cosa serve (per 280 g di pasta):

  • due carote
  • una manciata generosa di pistacchi
  • mezzo cucchiaino di ciascuna spezia (io ho usato curcuma e cumino e mi è piaciuto molto, ma potete divertirvi. con le carote io amo il curry, la cannella, il rosmarino…)
  • olio buono qb

Come si fa:

Mettete sul fuoco l’acqua per la pasta e nello stereo una cassetta adatta.

Sgusciate i pistacchi, tagliate le carote a pezzi e buttate tutto nel frullatore con le spezie. Frullate versando olio a filo (io non ho aggiunto altro sale, ma va a gusti).

Guardate gli scoiattoli sugli alberi fuori, lamentatevi che non avete voglia di uscire, stirate il vestito che sembra uscito dalla bocca di un mostro, leggete il giornale. Quante cose si possono fare mentre si aspetta un piatto di pasta. Tipo scrivere questo post.

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broccoli pancakes

La triade broccoli-arancia-oliva mi fa impazzire da tempo, in tutte le varianti possibili (realizzate o solo fantasticate): pasta, insalata, riso, sformati, pancakes… pancakes, ecco, sì. Salati, che libidine. Con una salsa bianca e il pepe sopra.

Cosa serve:

per i pancakes di broccoli (circa 18):

  • broccoli (circa 500 g)
  • farina integrale (circa 170 g)
  • latte di soia al naturale (300 ml)
  • bicarbonato (un cucchiaino abbondante)
  • olio buono (4 cucchiai)

per la salsa all’arancia:

  • latte di soia al naturale (200 ml)
  • un’arancia non trattata (mi raccomando!)
  • amido di mais (2 cucchiaini)
  • olio buono (2 cucchiai)
  • sale alle erbe (o quello che la fantasia vi suggerisce)
  • olive taggiasche a vostro piacimento
  • pepe nero macinato fresco

Come si fa:

Pulite i broccoli e tagliateli a cimette (in modo grossolano, tanto poi verranno frullati), e lessateli in acqua bollente salata (a seconda della dimensione, 8-10 minuti).

Scaldate il latte con la scorza dell’arancia e lasciatelo riposare un po’. Poi aggiungete il succo di metà frutto e mescolate. Si formerà una ricottina: togliete le scorze, aggiungete l’olio e frullate con il frullatore a immersione. Ecco un bel latte denso. Adesso prendete l’amido di mais e mescolatelo in una ciotolina con qualche cucchiaio di acqua (o latte) e, quando non ci sono più grumi ed è una crema liscia, la versate nel pentolino col latte e mescolate, col fuoco al minimo. Si raddenserà e quando avrete raggiunto la consistenza che volete, spegnete. Fine.

I broccoli. Sono stati scolati, vero? Ecco, li ributtate nella pentola, aggiungete il latte e frullate. Aggiungete l’olio, poi setacciate la farina e il bicarbonato (potete anche non setacciare la farina, ma il bicarbonato di solito fa i grumi. Occhio!) e mescolate bene con la frusta. Eventualmente regolate di sale.

Scaldate una padella molto antiaderente (o sarà un disastro) e versate poi l’impasto (circa un mestolo molto scarso per ogni pancake). Quando fa le bolle e sotto è asciutto e dorato (direi 3 minuti, occhio a regolare il fuoco in modo che non si bruci), giratelo e cuocetelo dall’altro lato per un minuto. Man mano che sono pronti, impilateli sul piatto in modo che rimangano caldi.

Servite con la salsa e le olive, a piacere potete aggiungere anche delle fettine di arancia.

E non dimenticate il pepe. Io il macinino non ce l’ho: uso il mortaio, eh eh.

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fluido fast-food

Nuovo tautogramma (dopo le patate processate)!Fornirsi:

  • 80 ml fluido formato fagioli (fecondi fitormoni, fosfolipidi; formanti farine, finte fettine, filetti) frullati, finemente filtrato
  • 240 ml fluido friggitorio formato fiori fricchettoni filosolari
  • frutto formato fettine, facilmente fruibile, fornisce fluido fosforescente
  • fini frammenti fruibili frugando fondale fine fiume

Formula:

Frullare fluido fagioli (freddo frigorifero). Fra fessura frullatore fluire fluido fluorescente, fini frammenti, fluido friggitorio (freddo frigorifero) fino formazione fluido fermo. Fintantoché frullate, folleggiate. Fine. Frigoriferizzare. Fries-friendly.

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lost in friuli

Una settimana a casa di amici. Una ricettina straight from canada: all-american burger con cavolini di bruxelles allo sciroppo d’acero (feat. Natalie).

Cosa serve per i burger (superamericani e molto tamarri nella preparazione, ma de-li-zio-si):

  • 250 g funghi a fettine
  • 100 g granulare di soia
  • 3 spicchi di aglio
  • 180 ml di brodo vegetale
  • 70 g di seitan istantaneo (glutine in polvere, si trova nei negozi bio)
  • 3 cucchiai di lievito alimentare in scaglie
  • 1/2 cucchiaino di liquid smoke
  • sale, pepe, senape in grani (e cipolla in polvere, se l’avete in casa)
  • olio extra-vergine di oliva

Come si fanno:

In un tegamino, rosolate l’aglio tritato, aggiungete i funghi, un pizzico di sale e cuocete per dieci minuti.

Aggiungete la soia, spegnete il fuoco, versate il brodo e fate riposare per dieci minuti.

Aggiungete il lievito, la polvere di glutine, sale, pepe, senape (un cucchiaino di semini pestati), il liquid smoke, mescolate bene e fate raffreddare (il balcone era perfetto per questo scopo).

Trascorsi venti minuti, lavorate un po’ il vostro impasto, formate 4 burger e friggeteli in una padella con un bel giro d’olio (tre minuti per lato).

Servite con maionese vegan e il contorno che la vostra amica avrà preparato nel frattempo.

Cavolini allo sciroppo d’acero: pulite i cavolini, tagliateli a metà, rosolateli in un filo d’olio, copriteli col coperchio e cuoceteli con l’aiuto di un mestolo di brodo. A fine cottura unite un bel giro di sciroppo d’acero, fate ridurre e servite.

PS la ricetta dei burger è tratta da questo suuuper libro!

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risotto del cuore

Il risotto alle mele fu la prima ricetta che chiesi a mia nonna, i porri sono la mia verdura preferita (secondo me, mi somigliano pure).

Il risotto per me è la coperta più calda e una carezza sulla fronte.

Il risotto deve essere (potenzialmente) infinito, bisogna smettere di mangiarlo quando arriva il mal di pancia, non prima.

Il risotto è la sintesi della convivialità.

Cosa serve (per 2, ma in realtà 3):

  • riso carnaroli o arborio, 6 manciate abbondanti
  • 3 porri di medio calibro
  • una piccola mela
  • un limone non trattato
  • una manciata di rucola
  • 1,2 l di brodo vegetale
  • olio extra vergine di oliva
  • mezzo bicchiere di vino bianco o di birra bianca
  • due cucchiai di crema 100% mandorle

Come si fa:

Lavate la mela, il limone, la rucola e i porri.

Preparate il brodo, deve essere bollente.

Togliete ai porri la parte verde (potete usarla per minestre, brodi…) e tagliateli in 4-5 tronchetti, poi tagliate ogni tronchetto in verticale, cioè in tante striscioline seguendo le nervature (uso questo metodo anziché il classico taglio a rondelle perché lo trovo moooolto più digeribile – leggasi: la scoperta dell’america); tagliate la mela in otto spicchi e poi a piccoli dadini.

In un tegame scaldate un bel giro di olio, aggiungete i porri e rosolateli con un goccio d’acqua e un pizzico di sale. Quando l’acqua è evaporata buttate il riso, tostatelo per un paio di minuti, sfumate con la blanche, alzate la fiamma e fate evaporare. A questo punto iniziate a versare il brodo, un paio di mestoli alla volta, fino a che il riso non è (quasi) cotto.

Prima di quello che pensate possa essere l’ultimo mestolo (se poi è il terzultimo non succede nulla :), diciamo dopo 12-15 minuti di cottura) aggiungete la mela e finite la cottura.

Io apprezzo lasciarlo molto brodoso, spegnere il fuoco e farlo riflettere per qualche minuto. In questo tempo potete sempre scegliere il disco da ascoltare a pranzo, riempire la bottiglia di acqua fresca, tritare grossolanamente la rucola… quando tornate, aggiungete la crema di mandorle, la rucola e la scorza grattugiata del limone (usatene mezzo se non siete abituati) e mescolate bene.

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patate processate

(questa è una ricetta in tautogramma, mia nuova malattia che ha mietuto numerose altre vittime. tutto iniziò con questo video. che il virus sia con voi)

Procurarsi:

patate

  • piccole palline polpose poi passate, pestate producendo pseudo pozione per pizza profumata
  • piccolo parente porro, puzzolente, piace pasta peperoncino
  • pezzetti/polvere proveniente pelago provocante pena (passa procacciando potabile). protagonista prolungata pazzesca passeggiata
  • pezzi piccola pianta puntuta piacevolmente profumata

Prendere patate, pelarle, poi porzionarle piccoli parallelepipedi. Porle piatta pirofila, pennellare parte pozione poi pastrugnare patate ponendovi piccolo parente porro più pezzi piccola pianta profumata.

Portare potente processore pirico pentacinquantinica potenza. Porre patate per prima parte partita pallone (pentanove).

Passata parte procedimento pirico, prendere patate, palettarle, porre polvere proveniente pelago per poi posarle posto precedente.

Percependo pronunciata patina pseudo pietra preziosa, prendere patate, palettarle, porzionarle, presentare piatto pieno possibilmente porcellana.

Grazie a Stella e Bill per la follia.