autoproduzioni, incontri, ricettari, ricette

LIBERI VIAGGI

Piccola premessa per chi non c’era: il 15 dicembre a Milano si è svolta la quarta edizione di Liber, il salone del libro autoprodotto e dell’editoria creativa. È un momento speciale e bellissimo, in particolar modo nella cornice del Van-Ghè: muri colorati, scenografie teatrali, luci soffuse, il Bello (quello vero) ad ogni angolo. Ti senti magico anche solo a curiosare tra i banchetti. Immaginatevi a stare dietro il banchetto! O addirittura in cucina! Ecco, io ero lì: un angolo da romanzo. Sopra di me il soppalco con i musicisti che hanno dipinto il pomeriggio. Dietro di me una tenda nera e le parole delle persone, parole scritte (tantissime) e parole raccontate, grande confusione ma elegante. Bello. Bello vero.

Avevo il nobile compito di sfamare gli ospiti, e ho pensato a un viaggio. Era quasi natale, dopotutto, e una vacanza ce la si poteva anche concedere.

Ho deciso di partire con dei voli low-cost, delle mete vicine un po’ per togliersi lo sfizio e un po’ per provare a vedere com’è questa Parigi, questa Berlino, tu che dici, partiamo?

Ma quelli erano spuntini, la fame di viaggiare ti rimane e visto che siamo qui per sognare allora andiamo intorno al mondo, andiamoci tutti insieme e banchettiamo per festeggiare! Facciamo scalo a Pechino, tocchiamo l’India, l’Egitto e il Messico, prima di tornare al Van-ghè e ascoltare canzoni di De Andrè.

È stato bello, ma tanto. Ho fatto tutto da sola in cucina, ed ero particolarmente fiera di me per aver giocato bene con gli spazi, a volte risicati e a volte infiniti, del mondo dietro la tenda nera. Fuori, amici vecchi e nuovi mi aiutavano a fare biglietti aerei, un cartellone indicava le mete, e il resto è solo un pezzo di cuore che è rimasto sul tavolo.

Volevo fare un ricettario da vendere al banchetto ma non ho fatto in tempo, volevo farlo per Natale ma non ho fatto in tempo, volevo farlo per capodanno ma non ho fatto in tempo.

Ora è qui: ve lo regala la befana. Non sono molto brava a gestire il tempo, ma prendetemi così e vi prometto che presto migliorerò.

Con l’augurio di un nuovo anno bello, ricco di emozioni e di piatti cucinati con amore, vi lascio per un paio di mesi: devo studiare tanto, tantissimo, e anche solo il pensiero di dover aggiornare il blog mi toglie concentrazione. Avete un po’ di ricette, qui, da provare: spero che non vi annoierete ma, sarò sincera, spero che sentirete la mia mancanza.

Ci vediamo a marzo, nel frattempo: BUON VIAGGIO!

Liberi Viaggi (ricettario da scaricare)

primi, quick & easy, ricette, senza glutine

una vellutata dopo le feste

anno nuovo, ricette vecchie: meglio tardi che mai 🙂 Ho pensato che una vellutata potesse servirvi per scaldare queste giornate e farvi sentire meno in colpa per i bagordi festaioli. Gustatela calda sul divano con i piedi sotto una coperta morbida…

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La vellutata di base è sempre la preferita: porri e patate però senza pomodori, data la stagione.

Cosa serve:

  • porri
  • patate
  • olio buonissimissimo (io ho usato il sublime taggiasca biologico di i-talian olive oil)
  • cavolini di bruxelles (4-5 a testa)
  • uvetta
  • peperoncino
  • pepe
  • rosmarino
  • malto d’orzo (sciroppo d’acero per la versione gluten free)

Come si fa:

Fate la zuppa (vedi link sopra). Nel frattempo togliete le due foglie esterne dei cavolini e tagliateli a spicchietti (in 4 o in 6) e poi lavateli. Scaldate l’olio con il peperoncino e il rosmarino, buttate i cavolini a fiamma vivace e rosolateli. Aggiungete l’uvetta dopo un minuto, continuate a saltare e unite una tazzina scarsa di acqua. Cuocete per una decina di minuti (anche meno). Salate e a fine cottura aggiungete un cucchiaio di malto per caramellare, mescolate per qualche secondo e spegnete. Versate i cavolini al centro della vellutata condita con il pepe.

Buon anno e buone coccole sul divano 🙂