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tagliatelle fatte in casa con ragù di lenticchie

pronti per Natale? ahah! Scherzo ovviamente, ma fino a un certo punto. Questo ragù ha ormai soppiantato nella mia cucina quello di seitan o di soia (alimenti che cerco di evitare, in favore di legumi e verdure, dopo anni in cui li ho usati spesso e volentieri a sproposito in cerca di una sostituzione facile e immediata della “carne”. oh, siamo umani), e il momento boom della sua preparazione è chiaramente in inverno. Le lenticchie sono perfette per questo scopo, unica accortezza: usatele crude, così possono insaporirsi ben bene e, assorbendo il sugo, diventano una autentica delizia. Cercatele piccole e locali o, almeno, italiane: spesso al supermercato si trovano canadesi. Non avremo mica fatto tutto questo percorso per poi comprare verdura di serra e legumi oltreoceano! Dico bene? 🙂

La pasta fresca: ogni tanto la faccio per preparare i ravioli o le lasagne, ma mai e poi mai avevo fatto le tagliatelle. Detto per inciso, non avevo nemmeno mai tirato la pasta senza la macchina a manovella: ma questa riposava in cantina, e ho pensato (bene) che ci avrei messo molto meno tempo così. Fidatevi, è talmente veloce che sto pensando di farla mooolto più spesso. Bastano 10 minuti più il riposo!

Quindi: un piatto regale a partire da un poco di semola, un po’ di lenticchie secche, gli odori e il pomodoro. Spesa: sostanzialmente nulla. Resa: a voi il giudizio.

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COSA SERVE (per 2):

  • 200 g di semola di grano duro (bio)
  • 100 ml di acqua
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 1/2 cucchiaino di curcuma per il colore

RAGU’ (con questa dose vengono 3 porzioni abbondanti. generalmente ne mangiamo 2 e una la surgeliamo per i tempi bui):

  • 100 g di lenticchie (se avete tempo lasciatele in ammollo in acqua fredda per un’ora)
  • 1 carota, 1 gambo di sedano, 1/2 cipolla
  • salvia, cannella, noce moscata, chiodi di garofano (ok anche rosmarino e alloro, che non avevo ma uso sempre)
  • olio extravergine di oliva
  • 1/2 bicchiere di vino rosso (o bianco)
  • 450 ml di pomodoro triturato (polpa)
  • 300 ml di acqua
  • 300 ml di latte vegetale (io ho usato latte di riso)
  • sale e zucchero di canna

COME SI FA:

Preparate la pasta mescolando la semola con il sale e la curcuma e aggiungete l’acqua. Formate una palla morbida e mettetela a riposare in frigorifero, chiusa ermeticamente in un contenitore di plastica, per un’ora (il tempo del ragù).

Tritate finemente carota, sedano e cipolla e rosolateli con un filo di olio in una pentola (meglio se di coccio, ma in tal caso la cottura sarà più lunga). Aggiungete le lenticchie e gli aromi (3 foglie di salvia, una punta di cucchiaino per ciascuna spezia in polvere), mescolate finché i legumi non sono ben tostati (5 minuti) e a questo punto versate il vino. Fatelo evaporare completamente prima di aggiungere il pomodoro, l’acqua e metà del latte. Unite il sale, un pizzico di zucchero e coprite. Mescolando saltuariamente, fate cuocere 50 minuti. Quando le lenticchie saranno cotte (e il sugo di conseguenza rappreso) aggiungete il latte restante, fate restringere ancora un poco e infine frullate sommariamente con il minipimer (non dovete ottenere una vellutata ma rompere un po’ le lenticchie a dare l’effetto ragù). Regolate secondo i vostri gusti la densità e il sale.

Riprendete la pasta, stendetela sottile con il mattarello su di un piano infarinato o insemolato. Infarinatela e arrotolatela su sé stessa e tagliatela in dischi di uguale spessore. Immediatamente aprite ogni rotellina e, eventualmente, componete i nidi.

Cuocete la pasta in acqua salata per due/tre minuti, scolatela, conditela con abbondante ragù, un filo d’olio a crudo e una spolverata di lievito alimentare.

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