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l’insalata agra

secondo me le insalate autunnali (e primaverili) sono moooolto più affascinanti di quelle estive. Vi faccio un esempio. Coloratissimo.

insalata

Cosa serve:

  • cavolo rosso (1/4)
  • finocchi (1)
  • sedano (3 coste)
  • rapanelli (10)
  • porro (8 cm)
  • melograno (1/2)
  • arancia (1)
  • pera (1)
  • acidulato di umeboshi
  • olio leggero

Come si fa:

credo che sia un insulto alle vostre abilità cuciniere… quindi vi lascio carta bianca.

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speedyburger

belle le cotture lente, buone le cotture lente, bello affettare tonnellate di verdure… ma è ora di mangiare e IO HO FAME! Avete una lattina di fagioli di scorta, in fondo alla dispensa? Molto bene, ora potete leggere il resto.

polpette

Cosa serve (per sei polpette):

  • una lattina di fagioli borlotti
  • un piccolo porro
  • pangrattato qb
  • olio, curry, sale, pepe

Come si fa:

Affettate il porro, cuocetelo in olio e 1/2 cucchiaino di curry per cinque minuti, aggiungendo un paio di cucchiai di acqua e un pizzico di sale (se avete tempo, stufatelo più a lungo). Trucchetto: usate una padella molto ampia, così i porri cuoceranno prima e poi la potrete riutilizzare per cuocere i burger.

Nel frattempo scolate i fagioli e preparate il robot, un piatto, una spatola, sale, pepe e pangrattato.

Nel contenitore del robot (o in un recipiente da usare poi col minipimer) versate i fagioli tenendone da parte un cucchiaio. Unite i porri, un pizzico di sale, il pepe e frullate. Addensate con un paio di cucchiai di pangrattato, sempre frullando (aiutatevi a mescolare bene con la spatola). Smettete di frullare, unite i fagioli restanti e altro pangrattato se serve e lavoratelo con le mani o la spatola. Quando raggiunge la consistenza di un composto sodo, non appiccicoso e compatto (morbido, però, non duro: se mettete troppo pangrattato diventerà asciuttissimo in cottura) è pronto. Bagnatevi le mani e modellate le polpette, schiacciandole tra le mani. Man mano appoggiatele sul piatto.

Scaldate un goccio d’olio nella padella di prima, cuocetele quattro minuti da un lato e due dall’altro.

Con il tempo diventerete più veloci di me!

Accompagnate le polpette con una simpatica insalatina e una salsa a scelta (vegan mayo, senape…)

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semplicemente guacamole

non è una ricetta, non veramente. Questo è un pretesto per ricordarvi che l’avocado è buono, non è a km zero, quello no, ma è buono. Non comprate quelli israeliani (in Italia vengono coltivati in Sicilia, sennò in Spagna) e controllate che sia ben maturo quando decidete di mangiarlo: la consistenza deve assomigliare a una pera matura.

Detto questo, l’avocado è buono con tutto: sul pane, nel sushi, sulla pasta. Ma la guacamole è la guacamole. Comprate un pacchetto di nachos, scaldate il frullatore, qui non si scherza!

NB della guacamole esistono tante varianti quante sono le persone che la fanno. Come il ragù, il sugo, l’hummus, eccetera. Questa è la mia versione preferita: non è ortodossa, ma direi anche pazienza. A ognuno la sua!

guacamole

Cosa serve:

  • un avocado maturo
  • mezzo limone
  • tabasco a piacere
  • uno spicchietto di cipolla
  • olio, sale
  • semi di coriandolo macinati (mezzo cucchiaino scarso)
  • pepe (una miscela di bianco, nero e bacche rosa ad esempio) (idem)

Come si fa:

Frullate la cipolla da sola in modo da ridurla in pezzettini. Aggiungete la polpa dell’avocado (due le tecniche per pulirlo: o lo tagliate a metà, levate il grosso nocciolo e poi lo scavate con il cucchiaio, oppure lo pelate tipo pera, appunto, dall’esterno) a pezzi, il succo di mezzo limone, una presa di sale, le spezie e un bel giro di olio. Frullate frullate frullate, interrompendovi e spingendo con la spatola quello che si trova sulle pareti verso il basso (a motore spento, sì, grazie).

Sappiate che farlo trovare sul tavolino del divano, in mezzo a una corona di nachos (mentre il pranzo già pronto si scalda in forno) con una bella bottiglia, è un modo perfetto per iniziare una domenica speciale.

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frutta al mezcal

La svolta alcolica di betti? Naaah. Semplicemente, ognuno dovrebbe avere in casa un bel vasetto di uvetta lasciata in ammollo nella grappa. Bisogna! Io l’ho finita, al supermercato ho trovato in offerta un’uvetta particolare, nel mobiletto bisognava far spazio… e quindi ecco che il fondo di mezcal straight from mexico (ehi simo, se mi leggi da laggiù, sappi che manchi!) si è sposato con l’uva passa morena.

La frutta cosa centra? Ah, è solo un modo per fare un dessert sano. In due versioni: con o senza crumble.

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Cosa serve:

  • due pere
  • due mele
  • due cucchiai di uva passa alcolizzata
  • sei noci
  • mezzo cucchiaino di spezie (io uso una miscela che contiene cannella, cassia, cardamomo, coriandolo, zenzero, noce moscata… si trova nei negozi etnici)
  • una generosa spolverata di fiori secchi (miscela flower power)
  • un cucchiaio di farina integrale

e se volete anche la sbriciolata (crumble) sopra:

  • 100 g di farina integrale
  • 50 g semola
  • 50 g fiocchi d’avena
  • 50 g fiocchi d’avena in polvere
  • 50 g di semi misti a piacere
  • la scorza di mezzo limone non trattato
  • 50-60 g di zucchero integrale di canna o 4 datteri medjool frullati con l’olio
  • 50-60 ml di olio di girasole spremuto a freddo
  • 90 ml di latte vegetale

Come si fa:

Tagliate a pezzetti le mele e le pere, conditele con l’uvetta, un goccio di grappa, la farina, le noci e le spezie e ponete il tutto in una pirofila.

Infornate a 180° per 20-25 minuti, servite con una pallina di gelato alla vaniglia o yogurt vegetale.

Per la versione crumble:

Tagliate la frutta e conditela come sopra. In una ciotola capiente miscelate le farine, i fiocchi, i semi, la scorza di limone, il sale e lo zucchero. Unite l’olio e lavorate con le dita per incorporarlo, quindi aggiungete il latte e impastate. Distribuite l’impasto in blocchi grossolani sopra la frutta e cuocete a 180° per 25-35′, fino a che non appare dorato e croccantino.

(NB Il crumble si può fare anche salato sostituendo il pangrattato allo zucchero, e aggiungendo un pizzico di sale. Mitico è il crumble di carote al curry e pistacchi, servito con yogurt di soia e cumino).

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linguine al broccolo crudo

Della serie “sapevatelo!” anche lui si può sgranocchiare nature. Bono! Una variante veloce e simpatica e ricchissima di vitamine (una bomba!) della classica pasta con le crucifere che compare a cadenza settimanale sulla mia tavola invernale. La parte del leone la fa l’olio, stavolta pugliese. Note amare che ben si sposano con la dolcezza del broccoletto e con la forza della classica accoppiata pomodoro secco-cappero. (quasi) niente di nuovo sul fronte occidentale, quindi, ma prendetevi il lusso di ruminare la foglia di broccolo cruda. E poi parliamone.

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Cosa serve (per 4):

  • 500 g di linguine
  • 3 broccoletti
  • 100 g di mandorle
  • 8 pomodori secchi già idratati in acqua calda
  • un cucchiaio di capperi sotto sale, sciacquati bene
  • il succo di mezzo limone
  • olio pugliese (monocultivar coratina)

Come si fa:

Mentre cuoce la pasta in acqua bollente salata, voi dovete frullare finemente tutti gli ingredienti, precedentemente sminuzzati per facilitare il lavoro del robot, versando olio e acqua di cottura della pasta fino ad ottenere una crema liscia.

Fine.

Più vitamina C e B9 per tutti (NB l’assenza di cottura lascia le vitamine inalterate)!

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Risottino a pois

I risotti con i fiori di zucca e lo zafferano sono la mia passione (maddai?). Oggi ve ne propongo due! Bisogna sfruttarli, sono gli ultimi!
Vado con la prima: semplicemente fiori di zucca, zafferano e semi di papavero

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Cosa serve (per 3):

  • riso vialone o arborio (2 pugni a testa più uno per la pentola)
  • mezza cipolla
  • un porro
  • fiori di zucca (4 a testa)
  • una bustina di zafferano
  • brodo vegetale
  • scorza di arancio e limone (non trattati, mi raccomando)
  • semi di papavero
  • olio buono, lievito alimentare, vino bianco

Come si fa:
Tritate la cipolla, affettate il porro e soffriggeteli dolcemente in un giro di olio. Tostate il riso, sfumatelo con mezzo bicchiere di vino (se c’è), fate evaporare e poi portatelo a cottura aggiungendo un paio di mestoli di brodo alla volta e lasciandoli assorbire prima di aggiungerne altri.
A parte lavate i fiori di zucca togliendo il pistillo, tagliateli a julienne e stufateli con un goccio d’olio e un pizzico di sale, coperti e al minimo. Occhio che non si attacchino.
Quando il riso è cotto prelevatene due cucchiai e frullateli con un mestolo di brodo, due cucchiai di olio (o un cucchiaio di crema 100% mandorle) e due cucchiai di lievito alimentare in scaglie. Mantecate con la crema ottenuta, aggiungete una tazzina di brodo, in cui avete sciolto lo zafferano, e i fiori di zucca. Regolate di sale e unite mezzo cucchiaino di scorza di arancia e limone grattugiata e due cucchiai di semi di papavero per l’effetto pois.
In tavola una favola!

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vellutata fuxia un po’ orientale

inauguriamo così la categoria minipimer! Chi mi segue anche su facebook sa che la saga robotica a doppia lama prosegue da un po’: prima il corso all’arci misskappa di udine (qui un resoconto), poi la fanzine al libersalone (liber che? leggete qua). Ora arriva il momento in cui lo preferisco: la sera quando fa freddo.

Quindi: diamo libero sfogo a creme veloci, lente, leggere, pesanti, viola, marroni. Datemi spunti nuovi, condividete le vostre foto con me. E soprattutto: fatene in abbondanza la sera, che il giorno dopo, nel thermos, è una schiscetta perfetta (lunch box, pranzo al sacco, chiamatelo come vi pare ma chiamatelo e fatelo vostro!).

Per iniziare, una ricetta fatta con degli scheletri nell’armadio 😉

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Cosa serve (per 2):

  • un pacco di barbabietole cotte (400 g)
  • una tazza di fiocchi di riso* o di altri cereali
  • la scorza grattugiata di mezzo limone
  • una noce di zenzero fresco
  • 4 cucchiai di acidulato di umeboshi
  • un cucchiaino di wasabi
  • un cucchiaino di alghe wakame
  • succo di limone

*i fiocchi di riso sono un alimento per bambini, per lo più. io li avevo comprati per curiosità (avete presente la curiosità del cesto “offerte scadenza tutto al 50%”? ecco). li trovo perfetti per fare le vellutate perché si ammorbidiscono in acqua calda in un attimo e regalano consistenza e carboidrati, ma senza alterare il gusto o aggiungere pesantezza. top!

Come si fa:

In una pentola riunite le barbabietole a pezzetti, i fiocchi di riso, la scorza di limone, lo zenzero grattugiato (con una grattugia di vetro tipo quella per le mele esce benissimo e si raccoglie anche il succo!) e 4-5 tazze di acqua (in modo da coprire tutti gli ingredienti). Portate a bollore.

Nel frattempo ammorbidite in acqua le alghe (se usate acqua fredda: 15 minuti, se usate acqua calda: 5 minuti) e poi scolatele. Tagliatele a striscioline sottili e conditele con il succo di mezzo limone.

Dopo 10-15 minuti di cottura, togliete la vostra “zuppa-express” dal fuoco e frullatela direttamente nella pentola, unendo l’acidulato di umeboshi e il wasabi. Io non ho aggiunto sale.

Servite con al centro un pochino di alghe.

Accompagnatela con un tè verde (acqua a 80°C massimo, sennò diventa amaro) e gioitene!

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Linguine un po’ siciliane

Sono a casa dai miei. Non ho la mia cucina, non ho robot di alcun genere, c’è però qualche spezia e un supermercato vicino 🙂 la soluzione è un buon piatto di pasta! Le melanzane chiamano il prezzemolo e l’uvetta, il pistacchio era vicino di casa, a questo punto invitiamo anche la cannella e ciao.

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Cosa serve (per 4):

  • 500 g linguine
  • 1 melanzana grossa
  • 1 cipolla rossa
  • 1 manciata di uvette
  • 1 confezione di pistacchi (150 g)
  • cannella, alloro, peperoncino
  • prezzemolo fresco
  • olio buono

Come si fa:
Tagliate le melanzane a fette di un cm e poi a striscioline di due mm. Mettetele in una ciotola cosparse di sale e lasciatele riposare, con sopra un peso, per trenta minuti.
Nel frattempo lavate e tritate il prezzemolo, tagliate la cipolla a metà e poi a fettine sottili, sgusciate i pistacchi e tritateli, ammollate le uvette in acqua.

A parte rosolate la cipolla con olio e peperoncino, aggiungete le melanzane sciacquate e strizzate, salate e spolverate con cannella e alloro in polvere. Unite le uvette e rosolate, girando con un cucchiaio di legno, per dieci minuti. Cuocete le linguine al dente.
Scolate la pasta, saltatela con le melanzane, aggiungete prezzemolo tritato e pistacchi e servite.

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L’ABC: aperitivi, birrette e crostini

Caldo, voglia di accendere i fornelli non pervenuta (a giorni alterni). In questi casi mentre si raffreddano le birre conviene preparare due patè veloci per cena e schiaffare tutto in ciotoline monoporzione. Il divano farà il resto.

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Paté di cannellini alle erbe


Cosa serve:

  • una lattina di fagioli cannellini
  • erbe aromatiche secondo gusto e disponibilità: prezzemolo, maggiorana, erba cipollina
  • la parte verde di un cipollotto
  • lievito alimentare in scaglie
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Come si fa:
Scolare i fagioli e frullarli con gli altri ingredienti. Servire con una zucchinetta cruda tagliata a rondelle.

Paté di pomodori secchi


Cosa serve:

  • una manciata di pomodori secchi
  • due cucchiai di mandorle tritate
  • due-tre cucchiai di yogurt o panna vegetale o latte di cocco
  • maggiorana fresca o salvia o aneto

Come si fa:
Ammollare i pomodori secchi in acqua calda per 10 minuti. Scolarli, tagliarli a pezzi e frullarli con gli altri ingredienti. Se necessario aggiungere un cucchiaino di olio extravergine di oliva.
Ottimo anche come sugo per la pasta, l’orzo (vedi foto), i panini: cambiate la frutta secca a piacere (io ho provato anacardi tostati e pistacchi, separatamente).

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insalata di riso e melone

cosa c’è di meglio di un riso freddo per inaugurare il mese di luglio? Ricordo di aver preparato questa ricetta per la prima volta molti anni fa, prevedeva la mozzarella, allora. L’avevo trovata su qualche rivista circolante per casa… e l’ho ripescata dal cassetto della memoria “cibi contro il caldo” l’altro giorno. Molto simpatica!

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Cosa serve (per due):

  • riso basmati 200 g
  • melone al netto degli scarti 300 g
  • tofu alle erbe 125 g
  • olive nere 3 cucchiai colmi
  • 4 foglie di insalata (lattuga ad esempio)
  • tre rametti di menta
  • olio, limone non trattato, sale, pepe

Come si fa:

cuocete il riso al dente in acqua bollente piuttosto salata. Nel frattempo tagliate il melone a dadini o a palline, le olive a pezzetti, le foglie d’insalata  a striscioline, il tofu a dadini. Riunite tutto in una terrina, condite con olio, sale, scorza di limone e un goccio di succo, unite la menta e mescolate. Scolate il riso, sciacquatelo sotto l’acqua fredda per qualche secondo, eliminate bene tutta l’acqua e versatelo sul condimento.

Servitelo con fettine di limone e pepe nero pestato al momento.

Effetto vacanza in cinque minuti!