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verdure al cartoccio con cous cous alla cannella

sarò breve: questa ricetta non doveva nemmeno esistere. MA – e capita con le cose piccole e semplici, non con le grandi opere progettate per mesi – la trovo perfetta. Non mi succede praticamente mai, di dire “squisito!” mentre mangio qualcosa di mio (sono ipercritica), quindi approfittatene 🙂

Protagoniste assolute sono queste microcarotine, biologiche e a km zero come (quasi) tutta la verdura che compro. Non volevo tagliarle, quindi le ho cotte in forno, sigillate, con tanti aromi. So che vi sembra strano il fatto che io continui ad utilizzare il forno con questo caldo: in realtà per me è molto comodo. Lui fa, io studio, due stanze più in là. E no, non mangiamo in cucina, quindi non c’è problema. Buon fine settimana, io scappo in val trebbia!

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COSA SERVE (per 2):

  • una dozzina di micro carotine, con foglie
  • una zucchina
  • mezza cipolla
  • due cucchiai di uvette
  • timo (anche secco) e maggiorana (solo fresca)
  • olio evo, sciroppo d’acero, sale grosso (io uso il rosa dell’himalaya)
  • 140 g di cous cous (libera terra per me)
  • 140 g di acqua bollente
  • una spolverata di cannella
  • sale fino

COME SI FA:

Lavare le verdure, tagliare la zucchina a bastoncini lunghi circa 10 cm, tagliare la cipolla a spicchi.

Su una teglia rivestita di carta da forno, adagiare le verdure, condire con olio, un goccio di sciroppo d’acero, le uvette, le erbe aromatiche e qualche grano di sale grosso. Sigillate con carta stagnola carta da forno (meglio evitare l’utilizzo dell’alluminio) e cuocete a 200° per 20′.

In una terrina versate il cous cous, un cucchiaio d’olio, un pizzico di sale, la cannella e mescolate. Versate l’acqua bollente e coprite con un coperchio, facendo risposare per 5 minuti. Sgranate con una forchetta, dividetelo nei piatti e copritelo con le verdure e il condimento delle stesse.

NB mangiate le foglie delle carote: sono ottime! Attenzione alla parte più fibrosa, gli steli veri e propri, tra la carota e il ciuffo. Essendo duretti, vi consiglio di eliminarli con un colpo di forbice prima di servire.

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la (sacra) pasta dei pirati

La sacra pasta dei pirati è LA pasta fredda per antonomasia. Ho iniziato a farla nella mia prima estate vegan, colta dalla folgorazione dei pomodori secchi e dei capperi nell’aria. Mettili ovunque, mi diceva una vocina nella testa, mettine di più. Abbiamo fatto indigestione di seitan capperato (la versione vegan del vitello tonnato) sempre quell’estate (sto parlando di 5 anni fa, ormai), credo di aver messo capperi anche nei cereali della colazione.

Sono sopravvissuta a quel periodo difficile senza grossi traumi (salsa “tonnata” a parte, e una bruschetta in un pub a Milano dove c’erano più capperi che grammi di amido – sono morta di sete quella notte), i capperi sotto sale li ho sempre in frigo per risolvere qualsiasi calo di sapidità, e ogni tanto, quando arrivano i peperoni, inizio a render loro omaggio con la sacra pasta dei pirati.

Pasta che si presta benissimo a festoni con milioni di persone, sagre, feste estive, buffet, picnic e – se siete temerari – anche come pranzo da spiaggia. Ma almeno una volta provatela, servita in una gigantesca ciotola monoporzione monochilo, sul divano: birra ghiacciata, puntatona della serie del momento (Game of Thrones, ovviamente) e olio che cola fin sul mento. Il meglio.

La sacra pasta dei pirati è una rivelazione, quindi abbiatene cura. Vi consegno la ricetta.

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COSA SERVE (per 2):

  • 250 g pasta corta (fusilli e farfalle)
  • 3 peperoni (rossi, gialli, ma anche verdi)
  • una decina di pomodori secchi
  • due cucchiai di capperi
  • una dozzina di olive (verdi, nere, meglio se condite)
  • uno spicchio d’aglio
  • la scorza di un limone
  • quattro rametti di maggiorana fresca (indispensabile)
  • quattro rametti di timo o di origano freschi (o entrambi)
  • due fette di pane
  • olio extravergine di oliva e tabasco

COME SI FA:

Accendete il forno a 180-200°, mettete i peperoni su una teglia rivestita di carta da forno e cuoceteli per 30 minuti, girandoli dopo 20 minuti.

Mettete a mollo i pomodori in una tazza di acqua, e i capperi in una seconda tazza.

Quando i peperoni sono cotti metteteli in un sacchetto di carta e chiudetelo: il vapore farà il resto, e poi pelarli sarà facilissimo.

(Se pensate di mangiarla a pranzo, fate queste operazioni appena vi svegliate, mentre preparate la colazione. Così poi potrete uscire mentre i peperoni si raffreddano e cuocere la pasta all’ultimo quando tornate a casa.)

In una terrina capiente riunite abbondante olio, le olive triturate, le erbe aromatiche spezzettate, la scorza di limone, l’aglio spremuto o tritato finemente e il tabasco. Aggiungete i pomodori secchi ben sciacquati e tagliati a pezzettini, e i capperi lavati bene e tritati grossolanamente.

Mentre cuoce la pasta, spelate i peperoni e tagliateli a listarelle, eliminando i semi. Unite al condimento.

Come tocco extra, tagliate il pane a cubetti piccoli e tostatelo in una padella. Dopo un minuto aggiungete un cucchiaino di olio e continuate a dorarli.

Scolate la pasta, raffreddatela ma non completamente sotto l’acqua corrente, scolatela molto bene dall’acqua e tuffatela nel condimento. Decorate con i crostini e preparatevi mentalmente alla goduria. Ovviamente il giorno dopo è duemila volte meglio.

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L’ABC: aperitivi, birrette e crostini

Caldo, voglia di accendere i fornelli non pervenuta (a giorni alterni). In questi casi mentre si raffreddano le birre conviene preparare due patè veloci per cena e schiaffare tutto in ciotoline monoporzione. Il divano farà il resto.

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Paté di cannellini alle erbe


Cosa serve:

  • una lattina di fagioli cannellini
  • erbe aromatiche secondo gusto e disponibilità: prezzemolo, maggiorana, erba cipollina
  • la parte verde di un cipollotto
  • lievito alimentare in scaglie
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Come si fa:
Scolare i fagioli e frullarli con gli altri ingredienti. Servire con una zucchinetta cruda tagliata a rondelle.

Paté di pomodori secchi


Cosa serve:

  • una manciata di pomodori secchi
  • due cucchiai di mandorle tritate
  • due-tre cucchiai di yogurt o panna vegetale o latte di cocco
  • maggiorana fresca o salvia o aneto

Come si fa:
Ammollare i pomodori secchi in acqua calda per 10 minuti. Scolarli, tagliarli a pezzi e frullarli con gli altri ingredienti. Se necessario aggiungere un cucchiaino di olio extravergine di oliva.
Ottimo anche come sugo per la pasta, l’orzo (vedi foto), i panini: cambiate la frutta secca a piacere (io ho provato anacardi tostati e pistacchi, separatamente).

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